Stanchezza cronica: quando preoccuparsi?
La sindrome della stanchezza cronica: una condizione invalidante in grado di compromettere la qualità della vita di chi ne soffre. Come capire se si è affetti da questo disturbo?
La stanchezza cronica, o sindrome da affaticamento cronico (SAC), è una disturbo che si presenta con stanchezza persistente che non regredisce con il riposo.
Ha un impatto estremamente negativo sulla qualità della vita e, sebbene le cause non siano ancora del tutto chiare, ci sono dei fattori concomitanti che predispongono alcuni soggetti a soffrirne più di altri.
Come riconoscere la stanchezza cronica
Capita a tutti di sentirsi affaticati dopo uno sforzo psichico o fisico eccessivo. Diverso è soffrire di stanchezza cronica, che rientra a tutti gli effetti nella definizione di patologia.
La stanchezza definita “normale” insorge dopo un intensa attività e regredisce spontaneamente con del sano riposo e un sonno ristoratore.
Al contrario, la stanchezza cronica è una spossatezza generalizzata e grave che coinvolge sia la sfera fisica che mentale. Per scatenarla non serve che il soggetto svolga dell’attività molto intensa, ma basta anche un minimo sforzo per esaurire tutte le energie.
I sintomi principali della stanchezza cronica includono:
- Difficoltà di concentrazione.
- Stanchezza pronunciata che non regredisce con il riposo.
- Sonno non ristoratore.
- Disturbi del sonno.
- Mal di testa.
- Dolori muscolari..
- Talvolta febbricola e coinvolgimento dei linfonodi.
Cause e rimedi per la stanchezza cronica
Come anticipato, le cause della stanchezza cronica sono ancora oggi oggetto di studio ma i ricercatori hanno individuato alcune condizioni che possono portare a sviluppare questo disturbo.
Tra queste troviamo, alcune infezioni di origine virale o batterica, fattori genetici, squilibri ormonali, stress post traumatico, disturbo d’ansia generalizzato, depressione, alcune patologie come la fibromialgia o malattie autoimmuni.
Ad oggi non esiste una cura specifica contro la fatica cronica ma ci sono dei rimedi che si possono adottare per ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita.
Innanzitutto bisogna cercare di mantenere uno stile di vita sano, con una dieta ricca ed equilibrata, riducendo alcool, fumo e facendo un’attività fisica costante e moderata.
Una particolare attenzione va posta alla qualità del sonno, cercando di andare a letto e svegliarsi sempre alla stessa ora e concedersi almeno 8 ore di riposo notturno.
Inoltre, per aumentare le energie si può far ricorso ad integratori a base di vitamine del gruppo B o minerali come magnesio, selenio e zinco.
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